Le Cinciallegre

Agriturismo in Umbria

 

Avere una cagnona per amica è bellissimo ma avere una cagnona che ti fa dei cucciolini è molto di più. Infatti si instaura un rapporto speciale e col passare del tempo si cementa un'amicizia che va al di là di quanto il termine stesso rappresenti. I cani che fanno parte di un allevamento dovrebbero essere considerati come figli e dato che è sempre doloroso dare via i piccoli, è importante che questo passaggio venga monitorato con attenzione per non darli a chiunque. I riproduttori poi devono diventare parte integrante della famiglia e devono vivere la loro esistenza riproduttiva ( ma anche dopo), non in gabbie come le galline ovaiole ( poverette anche loro), ma per quanto possibile, a contatto con il proprietario . Bisogna seguire con apprensione tutte le fasi di crescita e mantenere i contatti con gli acquirenti dei cuccioli, e se i cani non vengono trattati secondo le regole che abbiamo messo al momento dell'acquisto, è opportuno riprenderseli anche se questo costituisce un mancato guadagno.

Immaginate adesso invece che l'allevamento sia solo ad uso e consumo del dio soldo (adesso li chiamano allevamenti da reddito) e che quindi le femmine vengano fatte riprodurre diverse volte in un anno, che i cuccioli vengano svezzati a 30-40 giorni, che i cani siano tenuti in gabbia e fatti uscire solo quando devono andare alla monta o essere portati d'urgenza dal veterinario perché stanno male. Purtroppo questa è prassi comune e le povere cagnone così sfruttate quando arrivano ad avere dei problemi di parto o non restano più incinta vengono nel migliore dei casi “cedute” nel peggiore soppresse.

Purtroppo questi “allevatori”, canari piuttosto, si nascondono dietro una facciata di serietà e competenza che raramente il profano acquirente riesce a interpretare. Bisognerebbe chiedere di vedere tutto l'allevamento e non solo i locali messi in evidenza, e poi pretendere di vedere le lastre, le analisi, chiedere se i riproduttori sono stati testati per le varie patologie comuni alla razza, pretendere di vederli etc.

Ma torniamo alle femmine riproduttrici. Sono delle dolcissime ed allo stesso tempo severissime mamme ed infatti la riuscita di una cucciolata dipende solo da loro. Quindi nel caso dei Riesen, e comunque in linea generale, lo svezzamento troppo anticipato è negativo e pericoloso sia per la salute del cucciolo che per il suo comportamento futuro. Le sicurezze gli provengono dal contatto con la madre che trasmette loro tantissime informazioni durante lo svezzamento: imparare ad usare la bocca, per esempio o essere equilibrato nel gioco e nella lotta. Infatti ricordiamoci che la scelta del cucciolo è fondamentale e se non si è capaci di saper riconoscere l'esemplare adatto , è necessario rivolgersi all'allevatore che in quel momento, se serio, farà la scelta giusta per voi in accordo con quanto gli avrete detto a proposito delle vostre esigenze. (oppure, se non serio, vi rifilerà il cucciolo che sicuramente gli resterà invenduto perchè ha dei difetti) . Attenzione, i difetti non sono solo estetici o genetici ma anche comportamentali. E qui ritorniamo ancora alle fattrici.

Far accoppiare una femmina paurosa, per esempio, è un errore enorme. Quella femmina trasmetterà alla sua prole la sua paura ed i cuccioli risulteranno problematici. Ma come faccio io a sapere che la madre è paurosa? E' difficile che durante la breve visione dei genitori durante la visita all'allevamento ci si possa accorgere delle loro caratteristiche psicologiche.....e allora? Ecco che quindi ritorna la necessità di conoscere un allevatore serio perchè solo affidandosi a lui si può essere certi di non prendere un cucciolo che:

1- abbia un carattere squilibrato

2- sia timoroso e quindi mordace

3- porti i geni di genitori con displasia ( non sempre quello che è riportato sul pedigree è affidabile)

4-abbia malattie genetiche gravi e quindi ci costi una fortuna in cure e veterinari e sia motivo di stress e di tristezza invece che di gioia.

Insomma la cagnona che ha partorito i cuccioli è il deus ex machina della nostra scelta.

Capite quindi quanto sia importante in che modo un allevatore impronti il suo rapporto con le fattrici e soprattutto perché una volta che la cagnona sia arrivata al momento di non potere o dovere partorire più ( dopo i 7 anni è meglio che non partorisca più), abbia tutto il diritto di vivere il resto della sua vita in tranquillità in mezzo alla famiglia che le è stata vicino per tutta la sua esistenza riproduttiva e che ha usufruito dei vantaggi economici dei suoi parti.

Oggi è una giornata triste. Ho saputo che una femmina riproduttrice compagna di vita di una mia cara amica allevatrice, se n'è andata sull'arcobaleno dopo 13 anni. Sono triste ma allo stesso tempo felice di sapere che con lei ha vissuto bene, che è diventata mamma nell'arco di questi anni senza essere sfruttata e che anzi ha fatto da nonna a tutte le altre cucciolate delle sue compagne.

Meditate, gente, meditate, prima di acquistare un cucciolo!!!!

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